Benvenuti al nord
Traffico, mega costruzioni, luoghi affollati…ma cos’è tutto questo caos? Forse abbiamo cambiato paese?Non è più la Nuova Zelanda che conosciamo?
Con questo “urban welcome” di Wellington in poco tempo la pace e il silenzio dell’ isola del sud che abbiamo avuto negli ultimi tre mesi svaniscono …
Abituarsi forse non sarà così semplice ma non possiamo credere che il Nord sia solo questo…
Come prima tappa andiamo a trovare degli amici che non vediamo da parecchi anni, quasi 20, con cui facevamo le gare quando eravamo piccoli e che andavano molto ma molto forte…Paola, che ormai è una Maori a tutti gli effetti, e la sua famiglia ci aspettano a Foxton beach, vicino a Palmerston.
Purtroppo il tempo passa veloce e tra un ‘fish and chips’,una birra e due chiacchiere, siamo già pronti a ripartire… Aukland, ci aspetta.
Mucche, colline, mucche, colline, mucche, colline…un susseguirsi di pascoli infinito quando però ad un certo punto spunta da una fitta nebbia quell elemento inconfondibile da noi tanto desiderato chiamato neve.
Ma siamo davvero sicuri?
Ma non è ormai tardi per la neve?
Ma quella forma conica non è mica un vulcano?
Ebbene si: di fronte a noi il vulcano Ruapehu ancora perfettamente imbiancato grazie ad una folle primavera neozelandese con neve, vento e temperature nettamente più basse della media.
Il Ruapehu è la montagna più alta dell’Isola del Nord, situato nel Parco nazionale del Tongariro è un vulcano attivo alto 2797 m con un bellissimo lago acido sul cratere sommitale.
L’ultima eruzione fu nel 2007 e speriamo non succeda proprio oggi quando saremo in cima.
Pure Sir Edmund Hillary è stato qui, storicamente la definì una gita scolastica.
Chiccchiricchi: sono le 5 e 30 e la meteo questa volta è dalla nostra parte…cielo blu e zero vento!!!
Colazione veloce, moka sempre presente, pronti partenza via…sci in spalle per un po di sano portage per i primi 400 m,poi finalmente la neve, un perfetto firn gelato che anche i nostri piedi ringraziano , increduli pure loro di questo velluto ‘estivo’.
Il sole inizia a scaldare ma l’aria fresca ci accompagna per tutta la salita dal versante nord ovest.
Dopo qualche ora siamo a pochi metri dalla cima del Paretetaitonga, una delle tre cime ufficiali del vulcano Ruapehu: siamo sulla montagna più alta dell’isola del nord.
Una vista spettacolare a 360 gradi grazie alla giornata perfetta e al cielo blu ci permette di vedere anche il vulcano Taranaki che si alza fino ai 2518m.
Tutto sembra perfettamente perfetto.
Non abbiamo molto tempo a disposizione perché ci aspettano i nostri impegni “commerciali” (vendita del nostro Van).
La discesa è stata breve ma intensa: sicuramente una delle più belle sciate qui agli antipodi…
L’ultimo tratto di discesa a piedi ce lo risparmiano gli impiantisti che avendoci osservato tutta la mattina durante la nostra salita con un pizzico di invidia, ci regalano una corsa gratuita in discesa come regalo di natale.
Grazie ragazzi.
Ora è tempo di scendere di corsa, i prossimi giorni dobbiamo vendere il nostro furgone prima della partenza per le isole cook.
Come per magia troviamo subito i nuovi acquirenti che se ne innamorano subito e si offrono di lasciarcelo ancora fino a qualche giorno prima della nostra partenza, in cambio di poter essere i primi acquirenti.
Così, sicuri della vendita, andiamo a visitare la parte a nord di Auckland e arriviamo giusti giusti per vedere l’alba del giorno di Natale a Cape Reinga/Te Rerenga Wairua, luogo sacro per i Maori, in quanto punto di passagio delle anime per l’aldilà.
Qui infatti si incontrano il mare di Tasman e l’Oceano Pacifico e lo spettacolo è unico.
Anche noi guardiamo a nord questa mattina, tra qualche giorno voleremo alle Isole Cook, in Polinesia, Dopo 3 mesi in questo angolo di mondo, 10.000 km percorsi a bordo del nostro fidato Kiwi, si conclude la prima parte del nostro progetto.
Più che un addio, sicuramente il nostro è un arrivederci, Haere ra allora Nuova Zelanda, grazie per tutto.
Luigi e Cristina
che spettacoli ragazzi!!!
mamo
Che bello ragazzi!!!